Linda Fornara Bertona
Nel cuore dei segnatempo
Ripercorrere le tappe della nota maison svizzera Longines dal lontano 1832, riporta la mente all'Ottocento laborioso. Iconici orologi, antiche telecamere, apparecchi per l'aviazione e la navigazione sono disponibili al museo di Saint Imier, paesello incastonato tra i monti svizzeri ma noto quartier generale del marchio della clessidra alata.
Aperto da lunedì a venerdì con orario 9-12 e 14-17, il museo merita una visita sia per gli appassionati di orologi, sia per gli amanti dello stile.
Sì perché "Elegance is an attitude", ama ricordare il presidente Walter von Känel, alla guida della società da 28 anni e fedele all'azienda da 47 dopo aver mosso i primi passi come venditore. "L'eleganza non è apparenza, è personalità. Il vero lusso oggi è riuscire ad avere del tempo per la propria vita e per i propri interessi", commenta carismatico il presidente. "Siamo sempre alla ricerca di qualità purché il prezzo finale degli orologi non superi i 4 mila franchi svizzeri. Sosteniamo sport di stile e di eleganza come l'equitazione, il tennis, la ginnastica e lo ski alpino. Tra le novità abbiamo in programma la pubblicazione di nuovi libri".
Nel museo spiccano maestosi volumi d'archivio e, particolarmente suggestiva, una bacheca dove sono riposti tutti i movimenti della storia del marchio. Si possono vedere tanti orologi da tasca e da polso con movimento meccanico o al quarzo e a carica automatica. In mostra il calibro 20H, primo cronografo prodotto per gli ippodromi americani e il Contifort del 1956 che segna il tempo e cattura le immagini in movimento.
Osservare infine, nel cuore dell'azienda, la meticolosità e la maestria nell'assemblamento manuale di minuscoli tasselli che danno vita a eleganti orologi distribuiti in tutto il mondo (Cina in primis) è concreto esempio della passione per il lavoro e della ricercatezza nello stile.
17/10/2016