Passionali e poetiche
Da sensazioni impresse su pellicola parte il racconto della stilista Marianna Rosati per la collezione in pelle autunno-inverno 2015-16 del giovane marchio DROMe. Istantanee tridimensionali in equilibrio tra clamore e silenzio, vuoti e pieni.
Come nelle immagini del fotografo olandese Erwin Olaf l'atmosfera è precisa, languida e misteriosa. I colori sobri e delineati creano una percezione di azione.
Una combinazione tra ordine e anarchia per un'estetica essenziale. Le superfici degli abiti in pelle sono pulite e lisce, dal plongè costruito fino alla nappa delicatissima dal tatto setoso, passando per capi con righe verticali tricolore fatte di sottilissimi serpenti ayerse con texture squamosa. Leggeri volant drappeggiati formano bluse e top oversize. La silhouette è composta con spacchi vertiginosi sia su abiti super-aderenti a paricollo sia su maxi pantaloni palazzo. Le linee, generalmente minimali, sono arricchite da ampi colli in kalgan o mongolia.
Precisione tecnica per i capi spalla con crine leggerissimo in agnello oversize che si alternano a cappotti e gilet in tessuto compact-bouclè con inserti di mongolia voluminosa. I pantaloni sono ampi, in alternativa sfilati a campana ma sempre con un taglio maschile.
La luce crea una tensione emotiva. Colori naturali in toni delicatissimi: dall'amethyst, un rosa pallidissimo con accenti violacei, allo shell, un grigio impalpabile che si fonde con l'azzurro della foschia della sera, fino al vapor, un colore quasi metallico ma caldo con una punta di verde etereo che lo eleva dal grigio più comune; dell'amaranth, un burgundy scuro e polveroso, al rock, un verde vagamente militare scelto per i capi in montone e per le pelli più pulite.
Il bianco è quasi ottico, il blu è scurissimo e il nero è deciso anche sulle superfici lucide che contrastano con la naturale armonia dei colori tenui.
19/10/2015