Linda Fornara Bertona
Mutui poco di moda
Secondo le stime di Kìron, società di mediazione creditizia del Gruppo Tecnocasa, il 2023 confermerà l'allontanameto delle famiglie italiane dal mercato dei mutui. Meno case acquistate quindi soprattutto nella fascia medio-bassa, complice il continuo aumento dei tassi di interesse da parte delle banche centrali per fronteggiare l'inflazione galoppante e per una generalizzata instabilità politica.
"Nel 2023 abbiamo già rilevato nei primi due mesi un calo della domanda di circa 20 punti percentuali. La crescita dei tassi di interesse andrà ad allontanare dall’accesso al credito una parte di domanda nelle fasce di reddito più basse", spiega Renato Landoni, Presidente Kìron Partner SpA. Se nel 2022 il calo non era ancora così evidente, per il 2023 le stime sono poco rosee. "Il 2022 si chiude con 55,3 miliardi di euro di mutui erogati, con un calo rispetto al 2021 del -9,2% pari a un controvalore in termini di volumi di -5,6 miliardi di euro. Vista la congiuntura socio-economica nel corso dello scorso anno il mercato del credito ha retto. Gli istituti, alla luce della forte liquidità di cui dispongono, hanno continuato ad erogare credito alle famiglie. Il calo è stato progressivo. Per il 2023 ci aspettiamo volumi di mutuo di poco inferiori di quelli registrati nel 2022. Un range di atterraggio potrebbe essere in area 48-50 mld di euro".
Sempre secondo lo studio, nell'ultimo trimestre 2022 si rileva una contrazione (-12,8%) delle operazioni a supporto di un acquisto immobiliare mentre il calo è ben più sostenuto se si guarda alle sole sostituzioni e surroghe che segnano -63,6 per cento.
21/07/2023