Ferrari 458 Speciale

Auto da investimento: dove scommettere?

È sempre difficile stabilire se vale la pena comprare un'auto moderna sperando in un incremento del valore. I parametri sono molti così come gli scenari possibili, un po' come avviene per il mercato azionario, ma negli ultimi anni sempre più investitori puntano sulle quattro ruote d'epoca e moderne per diversificare il patrimonio.
Analizzando i prezzi di listino delle automobili, comparandoli con gli attuali prezzi e con l'andamento del valore negli anni possiamo ottenere una stima per quanto riguarda il prezzo nel breve termine ma ciò non basta se si parla di investimenti ci centinaia di migliaia di euro. Perché un automobile dovrebbe salire di prezzo?
Innanzitutto per la tiratura limitata o unicità del veicolo come le Ferrari, spesso un buon investimento, la domanda globale e la fine di una specie cioè la fine di un'era automobilistica come quella di un motore o di un pianale speciale. Altri parametri sono la manutenzione, il chilometraggio e l'originalità (no incidenti, no ricambi che non siano di fabbrica).
Ecco degli esempi solidi e già in crescita selezionati dalla redazione Deluxu.it. La fonte per i prezzi attuali di riferimento da noi presa in considerazione è Autoscout.com mentre per stime ed andamento prezzi le fonti sono TheClassicValuer.com e Car & Classic.com.
Alfa Romeo 4C: un mezzo particolare presentato al salone di Ginevra del 2011 ed entrato in produzione nel 2013. La 4C vuole incarnare lo spirito sportivo e la leggerezza tipica delle Alfa Romeo, il suo peso (circa 900kg) e il piacere di guida la rendono unica nella sua categoria. Il prezzo di listino era di circa 55 mila euro per la versione base ed il suo valore attuale è di 70-90 mila euro con picchi fino a 120 mila per gli esemplari migliori. La stima a breve termine (3-5 anni) è di ulteriore aumento, con valori che potrebbero stabilizzarsi tra gli 80 e i 110 mila euro, mentre nel lungo periodo (10-20 anni) la 4C potrebbe diventare un oggetto da collezione stabile sopra i 140-160 mila euro di media.
BMW Serie 1 M (E82): un caso emblematico di come una compatta sportiva possa diventare un’icona. Prodotta nel 2011 in poco più di 6.000 esemplari, la 1M ha conquistato subito gli appassionati per la sua purezza meccanica e la guida “old school”. Con un prezzo di listino di circa 54 mila euro, oggi si trova fra i 55 e i 90 mila euro, e gli esemplari ben conservati stanno già toccando quota 100 mila. Le previsioni per i prossimi anni parlano di valori compresi fra 125 e 160 mila euro, con una crescita costante alimentata dalla scarsità e dal fatto che è l’ultima “M” compatta prodotta solo con cambio manuale e senza filtri elettronici invasivi.
Porsche Cayman GT4 (981): La GT4 è una delle auto più apprezzate dai puristi del marchio di Stoccarda. Lanciata nel 2015 con un prezzo di circa 90 mila euro, monta un motore 3.8 aspirato da 385 cavalli e cambio manuale, una combinazione che oggi ha un valore collezionistico in continua crescita. Le quotazioni attuali oscillano fra 80 e 120 mila euro, con un trend positivo previsto a 130-150 mila entro i prossimi cinque anni. Nel lungo periodo, con l’avanzata dell’elettrificazione, il suo fascino “analogico” potrebbe spingerla anche oltre i 200 mila euro per gli esemplari in condizioni perfette.
Ferrari 458 Speciale: La regina delle V8 aspirate di Maranello. Presentata nel 2013 come versione estrema della 458 Italia, è considerata l’ultima vera “Ferrari pura” prima dell’avvento del turbo e dell’ibrido. Il suo valore al lancio superava i 230 mila euro ma oggi le cifre sono diverse: 400-550 mila euro per gli esemplari europei, con punte più alte per auto a basso chilometraggio. Nei prossimi dieci anni è realistico aspettarsi un consolidamento sopra i 700 mila euro, e nel lungo periodo non è impensabile vederla oltre il milione, grazie alla combinazione di rarità, suono inconfondibile e valore storico per il marchio.
BMW M2 CS (F87): un investimento più recente ma già promettente. Prodotta in numeri limitati tra il 2020 e il 2021, rappresenta l’ultima sportiva compatta BMW ad alte prestazioni con trazione posteriore e cambio manuale. Al lancio costava circa 101 mila euro e oggi, nonostante sia un modello giovane, si può trovare a partire dai 50 mila fino ai 90 mila euro circa. Con il progressivo spostamento di BMW verso l’ibrido e l’elettrico, la M2 CS ha tutte le carte in regola per diventare una “modern classic” con un valore stimato tra 160 e 210 mila euro entro vent’anni.
Toyota GR Yaris: la piccola bomba giapponese che ha riportato l’anima del rally sulle strade. Con trazione integrale, tre cilindri turbo e cambio manuale, è una delle hot hatch più apprezzate dell’ultimo decennio. Prezzo di listino attorno ai 45 mila euro, oggi mantiene un valore stabile sui 35-45 mila, ma le versioni speciali e limitate sono già oggetto di collezionismo. Tra 10 anni potrebbe superare gli 80 mila euro, mentre sul lungo periodo, se diventerà un riferimento per l’era “pre-elettrica”, potrebbe raddoppiare il suo valore.
Alpine A110 Première Édition: rinata nel 2017, la sportiva francese è un omaggio moderno alla storica A110 degli anni ’70. Grazie alla sua leggerezza (1.100 kg) e al telaio in alluminio, offre un’esperienza di guida raffinata e pura. Con un prezzo iniziale di circa 58 mila euro, oggi si trova fra 50 e 70 mila. Gli esemplari numerati e le versioni più curate potrebbero raggiungere 110-130 mila euro nei prossimi 15 anni, specie se la produzione verrà interrotta per lasciare spazio all’elettrico.
Scommettere sulle auto moderne come investimento richiede passione, competenza e una buona dose di pazienza. Non tutte le vetture, anche se sportive, garantiscono un ritorno economico: contano la storia, la rarità, l’emozione che trasmettono e la loro posizione nel panorama automobilistico.
Le auto scelte sono potenziali investimenti che stanno già crescendo di valore nell'immediato. ©Deluxu.it Magazine