Walter Bartolomei

Vino biologico

"Andiamo da Ciù Ciù a berci un buon bicchiere", dicevano gli abitanti di Offida, in provincia di Ascoli Piceno nei primi anni Settanta. Ciù Ciù era il nome di un piccolo produttore di vino delle Marche. Adesso Ciù Ciù è un'azienda vitivinicola che si è affermata sul mercato italiano e internazionale. Fondata dai coniugi Natalino e Anna, nell'area del Rosso Piceno Superiore, oggi è gestita dai fratelli Walter e Massimiliano Bartolomei e si estende su oltre 130 ettari di territorio.
"I nostri vini provengono dai vitigni autoctoni delle Marche Passerina e Pecorino, spiega Walter Bartolomei in occasione dello show cooking e della degustazione con il sommelier Luca Gardini e la chef Ambra Romani. Appuntamento organizzato dall'agenzia Map Communication sullo sfondo di un pittoresco cortile milanese.
Quali i nomi più conosciuti?
"Sangiovese, Merlot, Barbera, Moltepulciano, Pinot e Chardonnay. Da quest'anno produciamo anche due nuove varietà: il bianco Verdicchio dei Castelli di Jesi dop classico Arbinus e il vino rosso lacrima di Morro D'Alba Dop".
Quanto fattura l'azienda?
Abbiamo chiuso l'anno con 5 milioni di euro di fatturato.
Esportate all'estero?
Abbiamo iniziative commerciali in Corea, Giappone, Cina e Indonesia. In Europa continuiamo a promuovere i nostri prodotti. Le vendite in Italia restano un punto di riferimento. E' sul mercato locale che cerchiamo di far conoscere sempre di più la produzione biologica da cui derivano le nostre etichette.
Quando ha iniziato a lavorare nei vigneti?
Fin da giovane ho aiutato la famiglia, ho vissuto la campagna. Mi sono diplomato all'Istituto Tecnico di Agraria di Ascoli Piceno e sono entrato subito dopo nell'azienda.
Quale il segreto del vostro vino?
Il vino deve essere espressione del territorio di origine. La coltivazione dei nostri vigneti è biolgica, non usiamo prodotti chimici. Il vino naturale non fa mai male, anzi aiuta il fisico e l'umore.
(Intervista di Linda Fornara Bertona)

26/07/2014