Fondazione Galleria Milano
Riscatto delle Avanguardie Storiche
Cultura, scambio opinioni, incontri e attività di formazione. Sono questi gli ingredienti che hanno ispirato i lavori per la riapertura della Fondazione Galleria Milano, ente non-profit privato. "Una doppia finalità", commenta una nota, "la tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della storica Galleria Milano e la promozione di ricerche contemporanee, nazionali e internazionali, attraverso mostre, momenti di incontro e approfondimento, oltre ad attività educative e formative".
Mostra inaugurale Alexander e Sasha Brodsky. Opening lunedì 18 marzo 2024, dalle ore 18.00 alle 21.00 Via Arcivescovo Romilli 7, Milano. Durata della mostra: da giovedì 21 marzo a sabato 8 giugno 2024. Orari di apertura: da giovedì a sabato, dalle ore 12.00 alle ore 19.00 o su appuntamento.
A distanza di quasi due anni dalla sua chiusura, la Fondazione Galleria Milano, grazie alla volontà di Nicola Pellegrini insieme a Bianca Trevisan e Giovanni Oberti, raccoglie questa ampia eredità, proponendosi come un punto di riferimento per la produzione culturale e la ricerca. Il legame con la città di Milano e il suo territorio rimane saldo, impegnandosi in un dialogo costruttivo con le istituzioni, grazie al confronto con i musei, altre realtà culturali, Università e Accademie di Belle Arti.
"La Fondazione affonda le sue radici nella Galleria Milano, tra quelle d’arte moderna e contemporanea più longeve sul territorio italiano. Una prima apertura avvenne per volontà di Enrico Somarè nel 1928, esperienza che si concluse nel giro di un decennio a causa dello scoppio del conflitto mondiale. Nel 1964 venne riaperta in via della Spiga e fu l’inizio di una lunga avventura sotto la direzione, dal 1965 al 2019, di Carla Pellegrini Rocca. La gallerista compì scelte coraggiose essendo tra le prime a esporre in Italia la Pop Art inglese, l’Azionismo viennese, il gruppo Gutai giapponese, artisti tedeschi allora emergenti tra cui Georg Baselitz, Joseph Beuys e Blinky Palermo, ma anche autori statunitensi ai tempi poco noti come Ed Ruscha, Fred Sandback, Bob Graham, Kenneth Price, Joe Goode", spiegano dalla Fondazione. Attraverso le oltre trecentocinquanta mostre tenutesi prima in via della Spiga, poi nel palazzo nobiliare di via Manin/via Turati, sede della galleria dal 1973 al 2022, furono dedicate mostre agli aspetti meno noti delle Avanguardie storiche e dell’Astrazione e furono stretti sodalizi durati decenni con Vincenzo Agnetti, Gianfranco Baruchello, Valentina Berardinone, Antonio Calderara, Vincenzo Ferrari, Enzo Mari, Davide Mosconi, Grazia Varisco e Luigi Veronesi, tra gli altri.
15/03/2024