Filz, Milano

Camilla Rocca

Il lusso della semplicità

Talvolta il lusso è nelle piccole cose: nella possibilità di mangiare uno spiedino di qualità e non essere guardato male se non ordini un menu intero, la possibilità di un aperitivo light con le amiche, quella sera che non hai voglia di mangiare. E Filz in Largo Crocetta 2 a Milano è il luogo ideale per tutto questo: stile newyorkese con l’ampio bancone rosso, gli sgabelli imbottiti color mogano. Dalle pareti di marmo uno sguardo che ha vissuto tutto il XX secolo di questo piccolo locale in Porta Romana, sdrammatizzato da un’ironica parete cipria con pois amaranto firmata Le Corbusier. Sono 15 le proposte a forma di spiedo decisamente creative affiancate da una drink list d’autore del barman Daniel Castiglia. I più divertenti? Tra i cocktail il Diablito, l’Aperitivo del Dott. Cast, il Viola aromatico e il Masala +. Per chi ama gli spiedi sono imperdibili la pancetta tesa speziata, funghi shimeji, miele, paprika; il salmone sesamo e cipollotto con burro alle erbe o Teriyaki, o Aioli allo Shiso e la Pannocchia con burro salato e paprika. Sono inoltre 7 le proposte bao: i migliori sono quelli con broccolo, Gochujang; con pancia di maiale Bao o con anguilla e salsa Teriyaki. L’idea nasce da un ritorno alle origini dei tre soci, dopo anni trascorsi all’estero in Asia e Africa. Ed è proprio l’Asia, col suo streetfood, a suggerire la forma; l’Italia fa da salda tradizione per la materie prime, il resto del mondo offre una miriade di spunti per mettere a punto gli spiedini di Filz. La filosofia del “saper bere” metropolitano fa da cornice a ogni spiedo.

18/02/2019